domenica 19 aprile 2009

PALESTRINA-SORA 3-3

Brutta figura davvero quella rimediata dal Sora in quel di Palestrina. In vantaggio di ben tre reti fino al 22° del secondo tempo (per la cronaca reti di Corsetti, Capuano e Pistolei), i volsci si fanno raggiungere clamorosamente dai padroni di casa in piena zona recupero. Padroni di casa che poi, in maniera molto clamorosa e rocambolesca, hanno avuto addirittura la possibilità della vittoria con una palla gol nitida sventata in modo eccelso dall'ottimo De Biase, oggi il migliore dei suoi e autore di tantissimi interventi davvero da applausi. Da contraltare da dimenticare la prestazione del Sora passato al triplo vantaggio grazie sopratutto all'inesperienza del portiere di casa Cerreti, appena 18enne (classe 91). Il risultato alla fine è quello giusto se andiamo a vedere il gioco espresso in campo dai 22. Ma fa male, molto male, vedere un Sora arrendevole e con la testa già alle vacanze, cadere in pochi minuti sotto i colpi di una squadra di casa scesa in campo con ben sei età di lega. Fa male vedere undici maglie bianconere in campo giocare con sufficienza, dopo che i tifosi avevano chiesto dapprima 10 finali di champions league, poi 5 e poi comunque di salvare la faccia e l'onore in queste ultime 4 gare. Ebbene crediamo che oggi la faccia l'abbiamo persa tutti, nessuno escluso. Non possono e non devono esserci giustificazioni di sorta per lo scempio a cui abbiamo assistito oggi nè per quanto riguarda il finale di stagione, davvero deludente. Il quinto o il sesto posto in un campionato di eccellenza (ammesso che si riesca a mantenerlo), deve essere ritenuto un fallimento completo. Non accettiamo (e mai li abbiamo accettati) scuse puerili e semplicistiche del ripescaggio in extremis o dell'infortunio di giocatori importanti nel momento topico della stagione. Si è trattata di un annata persa e dall'esperienza di quest'anno si dovrà ripartire per non ripetere più gli errori commessi. Bisognerà intervenire poco su questo organico che rimane a nostro parere (e lo diciamo da inizio campionato) di assoluto livello e non inferiore a nessuna squadra. Probabilmente è mancato il carattere della grande squadra. Quella che reagisce quando è in svantaggio o riesce a non perdere la calma quando è in vantaggio su squadrette di bassissimo livello (non ce ne voglia nessuno) come è successo due settimane fa con il Fontenuova.Questo non è il Sora che vogliono i tifosi. Non è il Sora che meritano quei venti "pazzi" d'amore che anche oggi, nonostante il tempo inclemente e un campionato finito, hanno comunque deciso di seguire la squadra in trasferta. Per loro neanche la soddisfazione in tutte e tre le reti di uno sguardo o di una dedica da parte dei calciatori in campo. Non è il Sora che la ultracentenaria storia del Sora merita.

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